Il quartiere Ostiense di Roma si presta a una bella passeggiata a piedi per scoprire i numerosi murales, più o meno visibili, realizzati da artisti di fama internazionale.
Qui ho parlato del mitico Blu che sta valorizzando l’ex caserma dell’aeronautica, detta Fronte del Porto, e vi informo che, alquanto emozionata, sono riuscita a vederlo all’opera mentre ne dipingeva il portone, bardato di occhiali da sole, cappuccio e cappello. Posso solo dirvi che è giovane e longilineo, non l’ho immortalato per rispettare il suo anonimato. Nella foto sopra il murales è aggiornato da nuovi personaggi, presenti sulla facciata del portone e qui sotto da alcuni particolari coloratissimi.
Ho scoperto che anche queste auto incatenate sono opera sua, da me fotografate mesi fa quando avevo colto il talento artistico dell’autore, ignorandone però il nome. Questo palazzetto si trova in via Ostiense 122 e ospita il centro sociale Alexis, dedicato ad Alexis Grigoropoulos, lo studente greco quindicenne ucciso nel quartiere Exarchia di Atene nel dicembre 2008.
In via del Porto Fluviale, sulla pescheria Ostiense, domina il grande “Nuotatore” di Agostino Iacurci realizzato in occasione dell’Outdoor Festival nell’ottobre 2011.
L’autore “cerca spazi che siano significanti oltre l’opera stessa”; la città è un acquario urbano ove “una figura nuota indisturbata in un vortice di pesci, in una sintonia perfetta che è metafora di pacifica convivenza.” Come è scritto in questa targa.
In Via dei Magazzini generali non passa di certo inosservato the “Wall of fame” un muro rosso e lungo ben 60 metri, sul quale sono rappresentati personaggi famosi, gli idoli dell’artista JB Rock che li ha dipinti in ordine alfabetico da Dante Alighieri a Zorro.
Di fronte invece spicca su fondo blu una galleria di ritratti dal titolo “Black and White Power”, opera permanente di Lex & Sten che si firmano alla fine nel logo di una donna pantera, simbolo della forza creativa controllata dalla mente.
Sono persone comuni, in verità a me una delle donne ritratte ricorda Grazia Deledda 😉
Alla prossima passeggiata!
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Confesso che la Street Art mi piace, mi “offre” un senso di appartenenza alla città, una dimensione che mi fa sentire partecipe a un percorso storico… in poche parole, sembra che “qualcuno” mi parli e voglia comunicarmi un’emozione…
Buona serata.
@Gaspare: io la sto scoprendo pian piano. In questi casi l’immagine personalizza e riqualifica il tessuto urbano, incuriosisce e trasmette l’emozione del bello , a volte un messaggio non banale. Grazie per il commento, e buona giornata.
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