Si parla tanto di sciopero inteso come astensione collettiva dal lavoro di lavoratori dipendenti allo scopo di rivendicare diritti per motivi salariali, per protesta o per solidarietà. Diverse sono le modalità di svolgimento dello sciopero, non tutte legittime.
Subito ho pensato a una categoria di lavoratrici, una delle più indispensabili a livello nazionale, non retribuita economicamente ma soltanto con gratitudine, che sarebbe doverosa ma non sempre viene ad essa elargita. Una categoria che esiste dai tempi del nautilus, quella delle casalinghe, le stacanoviste dedite alla famiglia e alla casa. Le casalinghe DOC, che lavorano esclusivamente in casa, sono ormai in estinzione perché avanzano sempre più ibridi a rischio di precoce esaurimento nervoso e usura che lavorano male in casa e sono sempre di corsa fuori casa. Le casalinghe tradizionali sono tuttofare attivissime, raramente hanno copertura da infortunio, possono godere di ferie saltuarie da fruire solo quando marito e figli vanno in trasferta allo stadio, percepiscono la tredicesima una tantum, equiparata alla metaforica vincita di un terno al lotto, quando la tribù familiare trascorre le vacanze a casa della suocera, di solito non versano contributi previdenziali e quindi non maturano né pensione né liquidazione ma solo una sempiterna anzianità di servizio.
Se scioperassero le casalinghe, la conseguente paralisi nazionale provocherebbe effetti devastanti sia nel settore privato che in quello pubblico. Lo sciopero potrebbe essere generale se esteso in tutto il paese o locale se svolto in una sola città, settoriale se interessa un unico settore della loro attività, per esempio le mansioni di lavaggio e stiratura della biancheria.
Le lavoratrici potrebbero fare uno sciopero bianco per cui, anziché astenersi dal lavoro , potrebbero applicare alla lettera i regolamenti causando disagi. Consigliabile nei casi in cui si sentano sminuite nell’ orgoglio di categoria ogniqualvolta si sentano dire “ma di cosa ti lamenti, se stai sempre a casa a riposarti e a guardare la tv ? ” detto da chi ignora cosa significhi allevare per esempio un pupo che impedisce pure di guardarsi allo specchio. In tal caso le scioperanti potrebbero accusare un’improvvisa “pantofolite” acuta guaribile con sollevamento e relativo appoggio delle gambe su un poggiapiedi dinanzi alla tv e con sciroppamento di telenovelas, reality e quant’altro aggradi loro di più per almeno due settimane. Durante lo sciopero bianco il pargolo scorrazzerebbe indomito per casa inseguito da un padre precettato che scoprirebbe coattamente i piaceri dell’allevamento della prole, imparando a non bestemmiare e a rodersi il fegato perché, si sa, i pargoli hanno diritto a crescere in un ambiente sereno e rassicurante. Particolarmente efficace potrebbe essere lo sciopero “a gatto selvaggio” in cui in una catena di montaggio le varie sezioni scioperano in tempi diversi, in modo da arrestare la produzione per il massimo tempo possibile. Questa forma di sciopero è drastica, implicherebbe e provocherebbe tensioni familiari e si potrebbe attuare con una voluta dimenticanza nel pagare le bollette. Il giorno in cui vengano sospese l’erogazione di gas, energia elettrica e acqua le scioperanti dovrebbero partire tempestivamente con un volo per le Bahamas, pagato con una cresta pluriennale fatta sul budget per la spesa, soprattutto per evitare le ire del padrone di casa .Queste ultime due forme di sciopero sono volte ad alterare i nessi funzionali che collegano i vari elementi dell’organizzazione familiare in modo da produrre il massimo danno per la controparte con la minima perdita per le scioperanti che guadagnerebbero una vacanza da single e avrebbero come unico danno l’impossibilità di coccolare il pupetto…ma le casalinghe sono molto fiduciose nel consorte e sono certe di averlo lasciato nelle sue ottime mani.
Esiste una forma di sciopero detta a singhiozzo, caratterizzato da brevi interruzioni . Si consiglia di esercitarlo nel talamo nuziale e nei momenti di intimità . Questa forma di sciopero ha una garantita e immediata efficacia. Infatti qualsiasi datore di lavoro si arrende sin dalla seconda interruzione. Poco praticato è lo sciopero a scacchiera che prevede un’astensione dal lavoro effettuata in tempi diversi da diversi gruppi di lavoratori le cui attività siano interdipendenti nell’organizzazione familiare come, per esempio, nell’ astensione dal lavoro da parte di casalinghe e delle badanti assunte per l’anziana mammà. Molto plateale è lo sciopero con corteo interno in cui le manifestanti, anziché organizzare picchetti all’ingresso di casa , si muovono in formazione all’interno, bloccando i vari reparti che attraversano. Immaginate le scioperanti che sfilano in corridoio o stazionano con striscioni davanti alla porta del bagno gridando slogan provocatori mentre il datore di lavoro è concentrato a soddisfare bisogni primari sul water.
Care casalinghe incrociate le braccia ogni tanto e non preoccupatevi! Nessuno potrà mai precettarvi, né decurtarvi la paga perché lavorate gratis, nessuno potrà mai licenziarvi perché non siete mai state assunte con un regolare contratto né rimpiazzarvi perché questa manovra graverebbe troppo sul bilancio familiare. Unico rischio è che il datore di lavoro dichiari la bancarotta fraudolenta e scappi con la giovane badante extracomunitaria di mammà…ma, poiché l’Homo Italicus ha ben interiorizzato il detto che i figli “so’ piezz’e core”, verrà incontro alle vostre legittime richieste: vi aprirà un conto bancario cui potrete attingere liberamente per le vostre spese personali ( attente a contrattare e definire bene il versamento mensile a carico del datore dei lavoro e ricordatevi di pattuire la tredicesima e il bonus annuale), vi concederà un periodo di ferie che siano veramente un’occasione di riposo e non di stress aggiuntivo, e sicuramente scatterete in pole position nella società che finalmente vi riconoscerà sincera ed eterna gratitudine.