I ricordi mi vedono
Un mattino di giugno, troppo presto
per svegliarsi, troppo tardi
per riprendere sonno.
Devo uscire nel verde gremito
di ricordi, e mi seguono con lo sguardo.
Non si vedono, si fondono totalmente
con lo sfondo, camaleonti perfetti.
Così vicini che li sento respirare
benché il canto degli uccelli
sia assordante.
Tomas Tranströmer
(da Poesia dal silenzio, Crocetti, 2008 – Traduzione di Maria Cristina Lombardi)
Anche a me i ricordi mi vedono e mi fanno pure “Ah-Ah” come Nelson dei Simpson
@Baol : uhm…se poi compare pure Bart, povero te 😉
La foto, che avevo già visto su internet, è stupenda
Giulio GMDB: sì mi ha colpito questo tunnel ,verde speranza – anche se si intravede l’uscita in lontananza-, dove potrebbero mimetizzarsi tanti camaleonti
Le lisce tasche
milioni di ricordi.
Bocche sdentate
sorridono serrate.
Tasche salate
risalgono di corsa.
Per oggi,
in alto la voce.
Poi, laggiù,
ci abbracceremo.
@Transit:ciao e grazie per i tuoi versi
Vorrei segnalare a te e ai lettori l’ iniziativa del primo Carnevale della letteratura, che è partita su Google+ . Qui le istruzioni per partecipare inviando uno scritto a tema entro il 1° luglio
http://ilgloglottatore.blogspot.it/2013/05/call-for-carnival-1.html
Così delicati e così profondi, questi versi di Tranströmer!
@Adriano Maini: ricordi che si mimetizzano e respirano…