I fogli bianchi sono la dismisura dell’anima
e io su questo sapore agrodolce
vorrò un giorno morire,
perché il foglio bianco è violento.
Violento come un bandiera,
una voragine di fuoco,
e così io mi compongo
lettera su lettera all’infinito
affinchè uno mi legga
ma nessuno impari nulla
perché la vita è sorso, e sorso
di vita i fogli bianchi
dismisura dell’anima.
Alda Merini In “Fogli bianchi.23 inediti”
Il tritacarne
sbobina l’anima;
di pelle i fogli
bianchi.
Il mare degli occhi
accalappia
ombre assidue.
Uomo rifocilla
le mani adunche,
pagine d’incontri.
Lo scritto scrive
sul fondale, travolta
inquietudine.
@Transit: l’inquietudine di chi si trova dinanzi ai fogli bianchi, pelle dell’anima. Grazie, Transit.
“ma nessuno impari nulla”
e impari dai suoi fogli bianchi.
Grande Alda.
@Alberto: dopo essersi composto lettera su lettera all’infinito…
Ciao, Alberto!
Altra piccola mia condivisione!
La meritano questi versi. Grazie!