Gaspare , Melchiorre e Baldassarre, noti come i tre Re Magi, amanti dei segreti del cielo e desiderosi della verità, non disponendo di un navigatore satellitare ma solo di una cometa da seguire, lungo il loro cammino verso Betlemme chiesero informazioni a una vecchia. Costei non volle accompagnarli, ( già all’ epoca c’era il detto mai fidarsi degli sconosciuti anche se dal portamento regale) e rimase a casa. Poi ci pensò e si pentì; preparò quindi un cesto pieno di dolci e uscì a cercarli. Man mano lungo la strada distribuì dolci ai bambini che incontrava nella speranza che uno di essi fosse Gesù.
La leggenda narra che da allora vagherebbe per il mondo facendo regali ai bambini per farsi perdonare.La Befana è vecchia e brutta come l’anno trascorso, ormai vetusto,buono per esser bruciato e cedere il passo a quello nuovo che sta nascendo. Infatti in molti paesi all’ inizio dell’anno c’è l’usanza di bruciare un fantoccio, coperto di vestiti logori. Invece la consuetudine dei doni è un buon auspicio per l’anno nuovo.
Di recente in occasione dell’Epifania c’è un pullulare mediatico di frasi augurali per tutte le donne,associate indistintamente alla Befana a prescindere dall’età e dall’aspetto. Forse è un po’ un augurio scaramantico perché la parte più brutta, consueta e vecchia della personalità femminile lasci spazio a quella più innovativa , generosa e bella?
La fantasia del popolo romano ha attribuito alla Befana anche un marito, con cui viveva “molto, ma molto lontano”, descritto come uno spauracchio terribile, ricordato all’ occorrenza dalle mamme .Il Befano, bruttissimo , gobbo e arcigno era una specie di orco che divorava i bambini monelli.
Stasera a Super Quark trasmetteranno un documentario speciale sulla Befana, sul suo modo di volare, di riprodursi, di nutrirsi ecc… Ma io mi chiedo: cosa avete raccontato a Piero Angela della vostra vita?
Buona Befana!