Nel 2001 The Observer annoverò Blu tra i dieci street artists più bravi del mondo. Blu ha lasciato traccia un po’ ovunque: a partire dal 1999 a Bologna ha poi dipinto a Roma, Milano, Grottaglie, Modena, Prato, Linares, Londra, Berlino, Barcellona, Praga, New York, in Palestina e nel centro e sud America. Da iniziali graffiti illegali con bomboletta spray è passato ad usare rulli su bastoni telescopici riuscendo a valorizzare enormi superfici, spesso abbandonate e insignificanti, e a riqualificare angoli fatiscenti, se non anonimi e brutti delle città.
Ho ammirato l’ex cinodromo presso ponte Marconi a Roma: sembra un antico palazzo romano decorato con imponenti quadri simbolici delle varie e potenti forme di corruzione che investono la politica, le forze dell’ordine, i mass media, il Vaticano. È inevitabile il riferimento ai gravi scandali e alle notizie di cronaca degli ultimi anni.
Giorni fa sono passata per via del Porto Fluviale, nella zona Ostiense di Roma dove si possono trovare molte tracce della sempre più emergente Street Art. Ho subito notato i grandi murales della facciata dell’ex caserma dell’aeronautica, da anni occupata e detta Fronte del Porto. Sono corsa a fotografarli e dallo stile ho intuito che potevano essere di Blu. Mi piacerebbe tanto vederlo all’opera.
La facciata dell’edificio è popolata da esseri diabolici, in tuta mimetica o alieni dallo sguardo imperscrutabile in finestre che sembrano schermarne gli occhi. Una denuncia del gravissimo problema della casa e strenua difesa degli occupanti l’edificio? Blu ripensa e reinterpreta spazi pubblici in un contesto urbano o industriale non avulso dalla gente che vi abita. Con la sua arte dialoga con gli abitanti delle zone prescelte e con coloro che hanno il piacere di apprezzarla, suscitando sempre riflessioni su temi di rilevanza politica e sociale. ( Qui alcune delle sue opere più famose).
Aspetto pazientemente che regali altri personaggi a Fronte del Porto per condividerli con voi.