La caffettiera rossa
è sempre in vista
nella mia cucina
pronta per l’uso.
Anche la miscela del caffè
è della stessa rossa qualità
come di notte dietro una tendina
la brace di una sigaretta
accesa
sul fornello la mattina
sprigiona serpentelli di vapore
borboglia gorgotta ritornella
in un crescendo spumoso al marron glaçè
tro tro tro tro co co co dè.
Fiorella Lorenzi
Una delle tante belle poesie della mia amica Filo.
Grazie Maria, cara amica mia. :))
@Filo: e di che? Mi sono ricordata delle nostre chiacchierate davanti a una bella tazza di caffè. Alla prossima!
Molto carina!
@Spartaco Mencaroni: Filo ha la sensibilità dei poeti, nella scrittura e nella vita.
Molto gentile,Spartaco, grazie.
Toc! Toc! Toc! …
permesso … si può? …
eccomi, c’è del caffè?
Porto certe nuove
da mari in riga o in tempesta,
ma raccolgo anche
fragole nella nebbia del cuore:
sapete,
lei si è acquattata
in pezzetti di luna a cavallo:
d’improvviso,
è comparsa sul viso;
il vento le ha scompigliato
il treno negli occhi:
le mani partorivano uccelli a stormi,
e atomi visibili a occhio pesto;
e i lividi nell’anima, cercatori di parole,
a sgravare ciliege nel presente,
e ancelle vergini dell’impossibile.
eccola, adesso è di ritorno,
senza trucco, sul fornello,
la caffettiera rossa,
e quel profumo di trecce senza legge
s’espande,
e che mai nessuno imprigionò;
la chiamano di Letta Poesia:
e lei,
di un cucchiaino, con o senza,
sorseggia battiti, e caracolla
nell’infinito.
.
@Transit: un caffè anche per te e per la splendida di Letta Poesia.
Che bella lirica tanto genuina da farti proprio immaginare il gorgogliare del caffè ,la fragranza che si diifonde, la voglia di berne una tazzina rossa…
Mi hai messo allegria , grazie!
@nella:prego, è uno dei piccoli piaceri della vita, per lasciarsi decantare un po’