Sonetto XVII
Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
Pablo Neruda – Tratto da cento sonetti d’amore
Si comincia bene la giornata così. Grazie.
@alberto: buona e luminosa giornata anche a te
Un bel pensiero per oggi! Grazie.
PS: in attesa che si risolva l’annosa questione
riguardo ai +1 della sincronizzazione
il mio apprezzamento, anco rimato,
sia qui che su G+ io te l’ho postato!
@Spartaco Mencaroni: cortesemente ringrazio. Buona giornata !
Ecco…questo è amore…
Grazie Maria, mi hai commosso, ma grazie di cuore!
@nella: grazie a te. Ciao !
Nonostante sia una poesia d’amore ripete due volte la parola “oscuro”, forse perché l’amore è un mistero, un’alchimia che non si può spiegare.
Buona giornata Maria.
@filo: una magia …Io invece ti auguro buonasera (tornata adesso )
T’amo tra la gioia e la caduta.
Quando il cuore rintana.
T’amo tra il sorriso e la notte.
Quando l’anima ha freddo.
T’amo tra il vento e la partenza.
Quando la vita ci allontana.
T’amo.
E gli occhi parlano scoscesi.
@Transit: “gli occhi parlano scoscesi” e scivolano dritti dritti negli occhi dell’altro.
Bravo Transit!
Per decenni l’unico poeta di cui apprezzavo liriche amorose!
@Adriano Maini: