La cipolla è un’altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
Potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.
In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d’inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non viscere ritorti.
Lei piú e piú volte nuda
fin nel fondo e cosí via.
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell’una ecco sta l’altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un’eco in coro composta.
La cipolla, d’accordo:
il piú bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l’idiozia della perfezione.
Wisława Szymborska
Quasi una filastrocca questa deliziosa ode alla cipolla, giocosa ma anche intessuta di profondità.
@Ambra: ironicamente sottile come l’autrice.
Il cervello è una sfoglia di cipolla.
Lo scarto è l’odore nel dolore.
La cipolla è l’amore che piange.
La cipolla è la leva del pianto.
L’uomo nasconde le lacrime,
e la cipolla lo denuda
negli occhi di ogni nascituro.
La virtù più grande della cipolla
risiede nelle sfoglie. Ne togli una,
poi un’altra e così via, e lei, resta
muta. Il cervello umano tolta
una sfoglia di cipolla può impazzire.
Per il cuore umano una sfoglia è
un figlio che dilegua tra le braccia,
anche a centinaia di Km distanti;
un amore catturato dalle luci;
una speranza senza gambe in cui
sognare; il viso di un bambino, il cui
sorriso è condanna del presente.
Ci sono vite come sfoglie e prima
che giunga il loro pianto, navigano
nel pulviscolo del sole che regge
l’universo. Ma tra stelle, mondi
silenti, di quale creatura il pianto?
@Transit: che bella Transit.
Forse le stelle assorbono il pianto che si trasforma in luce.
Un vero inno alla cipolla.
Saluti a presto.
@Web sul blog:ricambio i saluti
Mi sembra peculiare della poetica della S. fare affiorare in modo convincente dalla visione di cose o fatti semplici significati profondi della vita.
@Adriano Maini: con leggerezza e ironia