Ho perso la parola, il suono- Mohamed Akalay

Vatican Pope Migrants

 

Ho perso la parola il suo suono
La lacrima il suo sapore
Il sorriso il suo smalto
Mani di sassi seppellirono 
L’ultima radice
Ai piedi dell’oblio
Rimane l’ombra errante 
Sudore dei venti
Spezzato tra scirocco e maestrale
Su onde senza faro né porto

 

Mohamed Akalay

5 pensieri su “Ho perso la parola, il suono- Mohamed Akalay

  1. L’ombra errante di perseguiterà in eterno, noi mostri marini che ci nutriamo della carne, della gioventù,delle speranze degli ultimi.

  2. Quanta angoscia, quanto dolore in queste parole! Opprimente questa profonda ingiustizia, da un lato il nostro cosiddetto benessere, dall’altro la negazione della vita.

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