Il ramo rubato- Pablo Neruda

primavera

Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.

Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell’ombra.

Ancora non se n’é andato l’inverno,
e il melo appare
trasformato d’improvviso
in cascata di stelle odorose.

Nella notte entreremo
fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.

E cautamente
nella nostra casa,
nella notte e nell’ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.

4 pensieri su “Il ramo rubato- Pablo Neruda

  1. I ladri di bellezza si muovono di notte, quando i profumi si fanno più intensi e il silenzio più alto,per carpire il mistero della primavera.
    Che bella poesia hai scelto, Marì, per ricordarci che la Primavera è arrivata, anche se ancora inciampa in giornate fredde e grigie. A presto! :)

  2. Che bello Neruda, che liricità hanno i suoi versi, confesso è uno dei poeti che più ammiro.
    Ho avuto modo di visitare una delle sue residenze in Cile e mi ha colpito la sua austerità, il suo modo di vivere, semplice.
    Grazie, Maria.
    Buona serata

    Gaspare

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