Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.
Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell’ombra.
Ancora non se n’é andato l’inverno,
e il melo appare
trasformato d’improvviso
in cascata di stelle odorose.
Nella notte entreremo
fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.
E cautamente
nella nostra casa,
nella notte e nell’ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.
I ladri di bellezza si muovono di notte, quando i profumi si fanno più intensi e il silenzio più alto,per carpire il mistero della primavera.
Che bella poesia hai scelto, Marì, per ricordarci che la Primavera è arrivata, anche se ancora inciampa in giornate fredde e grigie. A presto!
@Filo: arrivo anch’io in punta di piedi per rubare un po’ di primavera. Ciao, a presto!
Che bello Neruda, che liricità hanno i suoi versi, confesso è uno dei poeti che più ammiro.
Ho avuto modo di visitare una delle sue residenze in Cile e mi ha colpito la sua austerità, il suo modo di vivere, semplice.
Grazie, Maria.
Buona serata
Gaspare
@Gaspare: grazie a te, Gaspare, e buon fine settimana